La nostra storia

2009

L’Accademia Da Ponte nasce da un’idea di Edoardo Fainello, attore, regista, formatore e drammaturgo, che nell’autunno del 2009 a Vittorio Veneto decide che i semplici corsi di teatro potevano strutturarsi in qualcosa di più importante e, soprattutto, innovativo.

Grazie all’esperienza personale nella didattica teatrale e alla conoscenza di numerosi professionisti nell’ambito della formazione, decide di creare un luogo diverso dagli altri, che sia aperto a tutti ma che abbia un’impronta più professionalizzante.

All’inizio i corsi si tengono allo Spazio Mavv, poi anche al Teatro Da Ponte. Nel giro di pochi anni però il progetto cresce in modo inimmaginabile, rendendo indispensabile la ricerca di nuovi spazi.

2013

Nasce ufficialmente l’Accademia Da Ponte, che troverà la propria sede all’interno dell’ex-collegio vescovile Dante Alighieri. La scuola inizia subito con corsi dedicati a tutte le età, dai bambini agli adulti, affiancando anche percorsi complementari come scrittura, danza, scenotecnica. Durante l’estate dello stesso anno iniziano anche i Summer Camp dedicati ai bambini e ai ragazzi, che di anno in anno cresceranno sino a diventare uno dei centri estivi teatrali più importanti del Veneto.

2014

Iniziano i corsi professionali e si aggiungono i corsi di doppiaggio. Viene costruito il Piccolo Teatro Dante, un teatro all’aperto costruito sullo stile dei palchi elisabettiani, che diventa il luogo dove gli allievi mettono in scena i propri spettacoli, con progetti via via sempre più importanti e riconosciuti.
Cominciano le prime produzioni professionali che coinvolgono gli allievi.

2018

Oltre alle importanti collaborazioni instaurate negli anni con teatri, scuole ed istituzioni, comincia una collaborazione stretta con l’Amministrazione Comunale di Vittorio Veneto per la gestione condivisa del Teatro Da Ponte. Nel frattempo viene ristrutturata l’ex-aula magna del collegio vescovile, trasformandola nel Piccolo Teatro Dante al chiuso.

2020

Nasce il Centro Teatrale Da Ponte, un’impresa che viene riconosciuta sin dalla sua nascita dal Ministero della Cultura ed entra a far parte delle imprese di produzione teatrale incluse nel FNSV. La società è composta dal fondatore, Edoardo Fainello, e dai primi allievi dell’accademia che nel corso degli anni sono diventati attori e formatori professionisti. La presidenza viene affidata a Federica Girardello, una delle prime allieve dell’accademia che nel 2009 aveva solo 16 anni.

I numeri della scuola diventano importanti (oltre 300 allievi l’anno) e alcuni degli allievi iniziano a far parlare di sé per le esperienze sia in ambito teatrale che televisivo e cinematografico.

2023

Il seminario vescovile, proprietario dell’ex collegio vescovile, decide di affidare l’intera struttura al Centro Teatrale Da Ponte. Aumentano il numero di sale a disposizione oltre a quelle esistenti. Nascono i magazzini per le scenografie e per i costumi, la sartoria, il reparto tecnico e la biblioteca.

2024

Il Comune di Vittorio Veneto pubblica un bando per l’intera gestione commerciale del Teatro Da Ponte per il periodo 2024/2031. Il bando viene vinto dal Centro Teatrale Da Ponte. L’accademia teatrale diventa così una delle strutture più imponenti e importanti d’Italia, dando l’opportunità agli studenti di fare pratica direttamente sul palcoscenico di uno dei teatri più importanti della provincia.

LA PAROLA AL DIRETTORE

Ho fondato questa scuola con l’ambizione che diventasse la migliore d’Italia in termini di attenzione agli studenti, di ascolto, di ambiente di lavoro e, soprattutto, di opportunità lavorative.

Mi sono ispirato alle accademie teatrali inglesi, francesi e russe per trovare il tipo di impostazione che avevo in mente, per alcuni versi diametralmente opposta rispetto alle più grandi e famose accademie italiane, che ritenevo ormai distanti dalla filosofia dei loro fondatori (come ad esempio D’Amico o Grassi) e sempre più intrappolate nella loro dimensione politica e burocratica. Sono sempre stato convinto, infatti, che la qualità della scuola non sia data dal nome o dal prestigio, ma dall’amore che gli insegnanti che ne fanno parte hanno per il proprio lavoro e soprattutto per le allieve e gli allievi che aiutano a crescere ogni giorno.

Ero anche particolarmente stanco di sentir decidere cos’è teatro e cosa non lo è da persone che hanno una visione circoscritta ad un unico territorio e a allo stesso, ripetitivo, cliché. Ho preso esempio dalla musica e dalla danza, due forme d’arte che amo e che rispetto profondamente, soprattutto per la loro vastità di stili e di modelli interpretativi.

Questa è una scuola libera, che non deve rispondere a consigli d’amministrazione o entità politiche, dove i docenti vengono scelti in base alla loro capacità di regalare competenze e umanità alle ragazze e ai ragazzi che decidono di intraprendere questo difficile ma fantastico percorso, senza dover rispondere a raccomandazioni o imposizioni da parte di nessuno e senza farmi abbindolare dal nome o dalla fama.

Ho avuto la fortuna di creare una squadra fantastica di professionisti instancabili ed esseri umani deliziosi, di aver visto passare di qui delle allieve e degli allievi meravigliosi e di averli visti crescere, di assaporarne da lontano i successi.

Ogni volta che le persone che hanno studiato qui tornano a trovarci, indipendentemente dal percorso che hanno fatto, per me è una gioia immensa e riassume il senso di tutta la fatica e di tutto l’impegno profuso nel far crescere questo posto magico.

Edoardo Fainello